Le gallerie di estrazione del calcare rappresentano un’importante risorsa economica e storica, utilizzate fin dall’antichità per l’estrazione di questo materiale fondamentale. Il calcare, una roccia sedimentaria composta principalmente da carbonato di calcio, è ampiamente impiegato nell’edilizia, nella produzione di cemento e calce, e in molte applicazioni industriali. Le gallerie di estrazione possono essere scavate sia in superficie, in cave a cielo aperto, sia in profondità, tramite miniere sotterranee. La scelta del metodo dipende dalla geologia del giacimento e dalla quantità di calcare presente. Le cave a cielo aperto sono generalmente preferite quando il calcare è disponibile vicino alla superficie e in grandi quantità, mentre le miniere sotterranee vengono utilizzate per estrarre calcare situato a profondità maggiori o in aree dove l’estrazione di superficie è impraticabile per motivi ambientali o urbanistici. Il processo di estrazione del calcare nelle gallerie sotterranee è complesso e richiede l’uso di attrezzature specializzate. Prima di iniziare l’estrazione, vengono condotti studi geologici per valutare la qualità e la quantità del materiale. Successivamente, si procede con la perforazione e l’uso di esplosivi per fratturare la roccia, seguiti dalla raccolta e dal trasporto del materiale grezzo in superficie per ulteriori lavorazioni. Le gallerie di estrazione del calcare presentano anche una dimensione storica e culturale. In molte regioni, queste gallerie sono state utilizzate per secoli, e alcune di esse sono oggi diventate attrazioni turistiche, dove i visitatori possono esplorare i labirinti sotterranei e scoprire le tecniche di estrazione antiche.
Nella nostra regione un esperienza del genere la si potrà effettuare il 9 novembre presso il Parco della Breggia, durante l’evento ” Silenzio in Galleria”. Una guida vi condurrà nelle gallerie di estrazione del calcare, dove potrete sperimentare buio e silenzio assoluto.