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L’importanza della sicurezza sul lavoro

La sicurezza sul lavoro e la protezione della salute sono sovente motivo di preoccupazione per le lavoratrici, i lavoratori e ovviamente le aziende. Dagli anni Ottanta il rischio di subire un infortunio professionale è fortemente diminuito. Tuttavia, come emerge dalle statistiche, ogni anno oltre 250‘000 persone sono vittime di un infortunio sul posto di lavoro. È importante, quindi, continuare a promuovere la prevenzione degli infortuni, poiché è fondamentale che la sicurezza sul lavoro diventi parte integrante della cultura aziendale. La sicurezza sul posto di lavoro è stata una delle più importanti conquiste dei lavoratori negli ultimi decenni,  sebbene questo diritto sia spesso in pericolo a causa di procedure e comportamenti poco attenti alla prevenzione. La salute sul posto di lavoro, oltre a essere un diritto del lavoratore, è un interesse sia per l’impresa, che in questo modo garantisce un ambiente sempre più confortevole e di conseguenza più produttivo, sia per la società nel suo insieme, che così sopporta meno costi sociali per infortuni e malattie professionali. I costi sociali, infatti, rappresentano la sommatoria dei costi per giornate di lavoro perse, cure mediche, premi assicurativi e risarcimenti, di cui il singolo infortunio o la singola malattia professionale sono soltanto la punta dell’iceberg. Il diritto alla salubrità del posto di lavoro e alla prevenzione di infortuni e malattie è, in definitiva, interesse della società tutta: imprese, sindacati, lavoratori e istituzioni centrali e periferiche. Ciò che è importante è che, tramite opportune informazioni, la sicurezza sul posto di lavoro sia assimilata come comportamento assolutamente giusto e doveroso oltre che conveniente.

Ecco segnalate alcuni normative attualmente vigenti:

  • È obbligatorio utilizzare i dispositivi di protezione individuale (DPI) laddove occorrono.
  • I DPI proteggono i lavoratori da lesioni e disturbi di salute.
  • Ai DPI, tuttavia, si ricorre solo nei casi in cui è impossibile evitare o contenere adeguatamente il rischio infortunistico e i pericoli per la salute con misure alternative (sostituzione), installazioni protettive o misure di tipo organizzativo.
  • Spetta al datore di lavoro fornire i DPI necessari ai dipendenti e assumersi le relative spese.
  • Al momento di scegliere e acquistare i DPI, i datori di lavoro dovrebbero coinvolgere sia specialisti della sicurezza sul lavoro che i dipendenti interessati.
Dispositivi di protezione individuale:

Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata da una persona allo scopo di proteggersi contro i rischi per la salute. Sono considerati DPI anche tutte le attrezzature finalizzate a proteggere chi svolge lavori con pericolo di caduta dall’alto (imbracature di sicurezza), non però i mezzi tecnici per il salvataggio di persone da situazioni pericolose (ad es. attrezzature di sollevamento).

Riferimenti di legge:

Quando è necessario, il datore di lavoro deve mettere a disposizione dei lavoratori DPI il cui uso può essere ragionevolmente preteso e sostenere le relative spese. Deve provvedere affinché essi siano sempre in perfetto stato e pronti all’uso. Da parte sua, il lavoratore è tenuto a utilizzare i DPI messi a sua disposizione e a non comprometterne l’efficacia. I dispositivi di protezione individuale non influiscono sui pericoli e non li eliminano. Tuttavia, possono ridurre o eliminare gli effetti dei pericoli sulle persone. L’utilizzo dei DPI contribuisce quindi in misura sostanziale a evitare infortuni e malattie professionali e a ridurre i relativi costi. E per le aziende assicurate alla Suva meno costi significa pagare premi assicurativi più bassi.

A tutela quindi della sicurezza sul posto di lavoro è importante affidarsi ad aziende in grado di consigliare in modo accurato e preciso e che proponga soluzioni rispettose dell’ambiente, e tecnologicamente all’ avanguardia nel totale rispetto delle normative vigenti.

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