La polenta è stato uno dei primi impasti cotti dell’umanità. Era certamente in uso già tra i sumeri e in Mesopotamia dove era preparata con miglio e segale. I greci utilizzavano la farina d’orzo e ne esistono infinite varianti a seconda delle materie disponibili sia in Africa che in Asia. Sono stati la scoperta dell’America e l’introduzione del mais in tutta Europa, a dare l’impulso per l’affermazione della polenta nella ricetta più classica che conosciamo oggi. La versione classica si prepara cuocendo farina di cereali a grana grossa in acqua bollente salata.
La polenta, assieme alle castagne e alle patate, costituiva nei secoli scorsi l’alimento principale della popolazione ticinese. Si diffonde verso fine ‘700 in Leventina, ma è solo nel 1800 che conquista tutto il Ticino diventando un caposaldo dell’alimentazione dei contadini ticinesi. la polenta, ancora oggi, rimane un cibo rustico. La “versione” migliore è quella che nel rispetto delle trazioni deve essere rimestata a mano e cotta sul fuoco del camino, perché assume un delicato profumo di legna.
