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Il rito dell’aperitivo

Lo pregustiamo nel tardo pomeriggio, in genere tra le 17.00 e le 20.00, ed è diventato quasi di rito, una volta usciti da lavoro, o nel weekend. Di cosa stiamo parlando? Ma dell’aperitivo, ovviamente! Un momento di relax e svago, da passare con gli amici e del quale, oramai, non possiamo fare a meno e che durante il periodo della pandemia ci è mancato moltissimo. Ma vi siete mai chiesti com’è nato questo appuntamento ?

Il rito dell’aperitivo nasce a Torino nella seconda metà del 1700 in coincidenza con la creazione del vermouth, ed è ancora oggi un modo di stare insieme e rilassarsi. In un mondo dove si comunica sempre più in modo virtuale, creare occasioni di incontro diventa un’esigenza ancora più forte. il concetto di aperitivo classico ha invece una storia ben più lunga. Si risale addirittura agli antichi romani che amavano solleticare il palato prima dei pasti con aromatiche bevande alcoliche. Il suo scopo dichiarato è quello di stuzzicare le papille gustative in preparazione all’assaggio delle vivande serali.

Nel corso degli anni il rito dell’aperitivo si è diffuso a tutte le latitudini adattandosi agli usi e ai costumi delle varie nazioni. Si deve, ad esempio, ai paesi anglosassoni l’invenzione dell’happy hour, usanza poi diffusasi anche alle nostre latitudini.  Ma cosa si intende? A quanto pare, si tratta di un’espressione già in voga durante il Proibizionismo negli Stati Uniti, quando era bandito il consumo di alcolici. Per aggirare il divieto, prima di andare al ristorante dove l’alcol non sarebbe stato presente, pare che gli americani si recassero presso gli speakeasy, esercizi commerciali che vendevano illegalmente alcolici. A metà del secolo scorso, invece, nel mondo anglosassone con happy hour si intende una trovata pubblicitaria e promozionale di alcuni bar che, per cercare di attirare clienti nelle ore successive al lavoro, offrivano cocktail e bevande alcoliche a un prezzo scontato.

Il lato più sentito di questa usanza è senza dubbio “lo stare insieme”. Nulla risolleva anima e corpo alla fine di una lunga giornata di lavoro come il ritrovarsi con gli amici e condividere un bicchiere di vino o un cocktail, uno stuzzichino e due chiacchiere. Insieme a un sottofondo di buona musica, sono proprio questi gli ingredienti per un perfetto aperitivo. Oggi si possono assaporare diverse tipologie di aperitivi: alcolici, analcolici, amari (diluiti con ghiaccio, acqua e selz), liquorosi, quelli a base di vino, e quelli costituiti da vini veri e propri (bianchi secchi o rosati). Tra cocktail più’ diffusi e apprezzati possiamo segnalare tra gli altri: spritz. hugo, mojito, moscow mule, london mule, gin tonic, gin lemon, caipiroska ecc.

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