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Il mendrisiotto, terra di ciclismo

Il Mendrisiotto è una vera e propria “terra di ciclismo”, un luogo che ha ospitato eventi ciclistici di livello internazionale e che continua a essere un punto di riferimento per gli appassionati di biciclette di ogni genere. La passione per la bicicletta, nel mendrisiotto, non si limita agli eventi ciclistici di élite. La regione è un paradiso per gli appassionati di ciclismo di tutti i livelli. Le strade ben tenute e panoramiche offrono opportunità straordinarie per il cicloturismo, mentre i sentieri escursionistici nelle vicinanze sono perfetti per la mountain bike.

La Città di Mendrisio ha avuto ben 2 volte l’onore di ospitare i Campionati del Mondo di ciclismo, nel 1971 e nel 2009. Nel 1971 i mondiali si disputarono il 4 e 5 settembre. Protagonisti sul circuito di Mendrisio furono il belga Eddy Merckx e l’italiano Felice Gimondi che, appaiati per tutta la corsa, si ritrovarono a lottare da soli per la vittoria finale. Gimondi cercò di sorprendere Merckx, ma la superiorità del belga in volata gli permise di vincere il suo secondo oro mondiale.

Nel 2009, i mondiali furono un grandissimo successo popolare, con circa 120.000 persone ad assistere alla competizione lungo il percorso. A trionfare fu l’australiano Cadel Evans, che ai tempi risiedeva per buona parte dell’anno nelle nostre zone. Partenza e arrivo erano situati nella zona degli impianti sportivi di Mendrisio. Dopo i primi 1’930 m si affrontava la prima asperità con una salita di 1’600 m che nei primi 820 m attraversava il Centro di Mendrisio fino ai piedi della salita dell’Acqua Fresca, uno strappo di 780 m con una pendenza media superiore al 10%. Qui si raggiunse il punto più alto del circuito posto ai 438 m s.l.m. di Castel San Pietro, dove iniziava l’unica discesa: 4’580 m mozzafiato e tecnicamente difficili che portano alla quota più bassa del tracciato, i 250 m s.l.m. di Balerna. Cadel Evans costruì il suo successo nell’ultimo passaggio sulla salita della Torrazza, Nessuno degli altri otto che facevano parte del gruppetto di testa riuscì a mantenere la cadenza dell’australiano. Solo il russo Alexandr Kolobnev (secondo a 27″) e lo spagnolo Joaquin Rodriguez (terzo con lo stesso distacco)  cercarono di replicare, ma ormai i giochi erano fatti. Da segnalare inoltre che la prova di cronometro individuale maschile Elite fu vinta dal mitico ciclista rossocrociato Fabian Cancellara.

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